venerdì 2 febbraio 2018

L'importanza delle storie. Valentina si presenta

La scrittura è iniziata molti anni fa; direi più o meno alle medie, quel periodo in cui andavo in giro con i libri di Stephen King nello zaino e i miei compagni mi prendevano per pazza. Prima, però, ci sono state le storie. C’è molta verità in ciò che si dice, cioè il fatto che chi legge vive mille vite diverse. Trovo molta felicità nel poter passare nella stessa giornata dalla mia quotidianità in un paesello di provincia a un’avventura mozzafiato in un paese esotico e poi a una struggente vicenda d’amore. È come avere a disposizione una macchina che viaggia nel tempo e nello spazio efficace quanto quella che ha la forma di una cabina blu. Nel tempo ho iniziato a capire che certe storie, quelle che amavo di più, potevo metterle su carta. Così ha preso forma la magia della scrittura; all’inizio era un gioco, poi è diventata passione, studio e impegno. Gli studi giuridici, tra le molte cose, mi hanno aiutato a comprendere l’importanza della parola e a inventare mondi più solidi. I corsi di scrittura creativa e di redazione editoriale mi hanno insegnato come dar forma nel modo migliore al caos delle idee. Il panorama editoriale del nostro Paese è difficile; i grandi editori sono come dei Leviatani che inglobano il sottomondo dei piccoli editori. Sottomondo che, nonostante ciò, è vitale e sgomita per emergere. Dopo aver letto manoscritti per gli editori e aver accumulato una certa esperienza nell’editing degli esordienti posso affermare con certezza che là fuori è pieno di talenti. Scovarli e aiutarli a farsi strada è un grande piacere, perché tutte le storie meritano la possibilità di venire alla luce.

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