venerdì 16 marzo 2018

Un Mentore per amico

Un Archetipo molto importante nell’economia di una storia è il Mentore.
Questa figura tipicamente positiva ha il compito di guidare, aiutare, istruire e spronare l’Eroe nel suo percorso verso il compimento dell’atto eroico. Il Mentore è il saggio per eccellenza, colui che ha già affrontato e superato il suo percorso da Eroe e, ormai vecchio, istruisce il giovane e inesperto protagonista per affrontare l’impresa. Di esempi nella letteratura, nelle fiabe o nel cinema ce ne sono a iosa: il maestro Yoda in Star Wars, il Grillo Parlante in Pinocchio, la Fata Madrina in Cenerentola, Fra Cristoforo nei Promessi Sposi, et c.
L’Archetipo del Mentore, però, non deve necessariamente rispecchiarsi in un personaggio specifico. Più che una figura narrativa è una funzione, e come tale può essere svolta da vari personaggio della storia in momenti diversi. Allo stesso modo, un personaggio che ha indossato la maschera del Mentore per buona parte della storia può rivelarsi (con un bel colpo di scena) il cattivo della situazione (un falso Mentore, quindi). Un esempio ben riuscito è il personaggio di Sir Leigh Teabing nel famosissimo libro “Il Codice Da Vinci” di Dan Brown, oppure il personaggio di Minuto nel romanzo “Mani Nude” di Paola Barbato.
Può esserci più di un Mentore, diversi personaggi assolvono allo stesso compito in ruoli diversi, per esempio ne “Il mago di Oz”.
Addirittura il personaggio del Mentore può non esserci affatto, è questo il caso in cui il protagonista è guidato da un codice etico e morale (un cavaliere come Don Chisciotte per esempio), oppure dal ricordo della figura genitoriale scomparsa tempo prima. L’importante è che sia presente il “concetto” di una guida da seguire, a prescindere che sia incarnata in un personaggio o meno.
Molto interessante da sviluppare è il rapporto emotivo che si crea tra l’Eroe e il suo Mentore. Per esempio quello tra Harry Potter e Albus Silente, apparentemente sempre molto formale e discreto. Quello tra Gandalf e Frodo, così forte e commovente. Virgilio e Dante, o ancora la pantera Bagheera e il piccolo Mowgli e, ovviamente, Obi-Wan Kenobi e Anakin.
A volte, però, il Mentore può essere deludente. Ovvero, può non avere la forza e il coraggio necessari a sostenere l’Eroe. Questo perché, in realtà, non ha ancora ultimato il suo percorso, non ha superato la prova che, a suo tempo, avrebbe dovuto renderlo un vero Eroe. Magari, sarà proprio grazie a questa debolezza che l’Eroe troverà la forza per fare quel passo in più e trovare la sua strada superando il Mentore, il quale potrebbe a sua volta portare a termine la sua prova e compiere finalmente il percorso interrotto. Non bisogna dimenticare, infatti, che un vero Mentore impara dal proprio allievo tanto quanto questi impara da lui.
To be continued...

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